Diario di design... del 2021!


Ho ritrovato questo post del 2021 sul mio Patreon, e ho deciso di riportarlo integralmente perché ci permette di avere un quadro più dettagliato di come si sono evoluti (o involuti) i pensieri:

La prima idea per HYDE/me mi è venuta scrivendo il capitolo finale di donQuixotesque, nel quale immaginavo possibili hack o nuovi setting per il gioco (e in effetti proprio lì trovate due timide righe nelle quali anticipo il mio interessamento al Dottor Jekyll e al Signor Hyde).

Ho quindi iniziato a prendere qualche appunto immaginando di non alterare troppo la struttura base del gioco. Però man mano procedevo con la scrittura, i ruoli e le autorità di donQuixotesque continuavano a essere stravolte e travolte da nuove idee.

A un certo punto ho iniziato a immaginare un gioco fatto su due livelli di fiction, con un latente riferimento a Mille e una notte di Meguey Baker, dove alcuni giocatori nel ruolo di Lettori (o forse sarebbe meglio chiamarli Testimoni) si riuniscono in un circolo letterario o un caffè per commentare - o inventare - delle notizie di cronaca nera.
In termini di gioco questa fase (che potremmo definire Fase di Parlare) serve a creare spunti ed elementi per la fase successiva, nella quale un PG principale e/o il suo alter ego incontrollabile e violento commette delle efferatezze (questa potremmo definirla Fase di Menare).

Al momento sto pensando se i ruoli ruotano al tavolo (modello Lovecraftesque) oppure se tenerli fissi facendo giocare a turni alternati. Quando capirò il tipo di esperienza che voglio trasmettere al tavolo sicuramente questo dubbio si dipanerà.

Non perché vada di moda, ma mi piace il senso di tensione introdotto dal jenga di Dread, quindi mi sono inventato un sistema di accumulo di dadi (testimonianze) bianchi e neri, da impilare in una torre che rappresenti un bene prezioso per il PG principale (la sua Reputazione?).

Ci sarà una meccanica che spingerà a voler impilare dadi su dadi ma, al contempo, qualcosa che faccia temere le conseguenze in caso di caduta. Tenendo in considerazione anche ai diversi risultati tra dadi bianchi (ipoteticamente legati alla razionalità) e dadi neri (legati invece all'istinto).
I risultati bianchi e neri da confrontare mi ricordano molto la Crisi e l'Epilogo di Fiasco.

Stabiliti questi cardini meccanici, che staccano definitivamente HYDE/me da donQuixotesque, ho iniziato a fantasticare sul fatto che fosse possibile portare il gioco in altri tempi e luoghi oltre a quelli del romanzo di Stevenson.

Il tema portante era la dualità, ma non come convivenza di più aspetti sotto un'unica forma (come i personaggi dei giochi Everyone is John o La Sposa di Barbablù) ma come netta divisione fisica e mentale di due personaggi che però devono alternarsi sulla scena, più o meno consapevoli dell'altro.

Dato il mio passato di lettore di fumetti il primo personaggio che mi è venuto in mente è stato HULK, il troll fuori controllo nel quale si trasforma il timido e remissivo dottor Bruce Banner.

Destino simile al personaggio di LUNCH della serie Dragonball, che da ragazza affabile coi capelli blu si trasforma in violenta assassina bionda con un semplice starnuto.

In parte anche FIGHT CLUB e SPLIT esplorano questo tema.

Se poi andiamo nell'area che unisce storia, folclore e mitologia, a rappresentare il dualismo razionale/istintivo incontriamo sicuramente i Licantropi e i Berserkir e tutte quelle forme di possessione lisergico-sciamanico-demoniaca.

La carne al fuoco come vedete è tanta. Ma visto che non credo più nel falso mito del sistema-unico-con-cui-puoi-fare-tante-storie-diverse ma penso che fare cose piccole e focalizzate dia risultati migliori, continuerò a selezionare i tagli di carne migliori da mettere sulla griglia.

Leave a comment

Log in with itch.io to leave a comment.