Nasce "Into the Ooz"


Non leggere se sei un amante dell'OSR!!!

Ok, io ti ho avvertito. Se stai ancora leggendo è a tuo rischio e pericolo.

La Guida al Mondo di Ooz si presta a essere una IP, ovvero una intellectual property. 
E quindi a essere rappresentata dai più disparati media: romanzi, film, serie TV, librigame, fumetti, nomi di cocktail...

Sono ANNI che mi chiedo come sia possibile rappresentarlo con un Gioco di Ruolo e, fino a poche settimane fa la mia conclusione era sempre la stessa: non è possibile!
E questo perché ragionavo secondo il Protocollo Pu, ovvero che avrei dovuto circoscrivere i TEMI di questa variegata e infinita ambientazione, per poi sviluppare meccaniche dedicate a farle emergere. 

La mia solita pippa intellettualoide.

Ma poi sono stato folgorato sulla via di Into the Odd: un regolamento scarno fino all'osso (di seppia), che a malapena riesce a far intuire (e assolutamente non riesce a far giocare) la città di Bastion, il suo Sottosuolo. eccetera eccetera.

Eppure quel gioco esiste ed è citato come ispirazione di tantissimi giochi OSR...

Come è possibile? È possibile perché Into the Odd obbliga l'Arbitro a fare il game-designer (cosa di base profondamente sbagliata) ma lo fa in modo intelligente e invisibile. Perché il framework te lo dà tutto. Nei pochi essenziali paragrafi c'è già tutto quello che deve servire a sostenere il gioco. 

Ma se devi inventare un mostro, un popolo o una situazione, sei completamente abbandonato a te stesso. La sensazione che ne deriva è che il gioco ci sia tutto ma tu hai la possibilità di esprimere la tua creatività.
È una furbata di livello Super Saiyan!

E il bello (anzi no, il brutto) è che non ti dà nemmeno lo schema base per costruire un tuo hack o dei tuoi mostri.
Devi DEDURRE TUTTO senza che nessuno ti spieghi la ratio

L'ho trovata un'azione talmente coraggiosa che oserei dire che la quasi totale assenza di game-design è essa stessa l'idea di game design più interessante. Si potrebbe dire che Into the Odd fa del meta game design. O forse solo metà.

Il risultato non cambia: nelle ultime settimane mi sono innamorato del framework e lo sto usando come base per il gioco di ruolo della Guida la mondo di Ooz che, come hai letto dal titolo, si chiama provvisoriamente INTO THE OOZ!

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